Abstract/Hauptbeschreibung (Italienisch)

Il presente articolo ripercorre la genesi e lo sviluppo della Politica Comune dei Trasporti (PCT) dell’Unione Europea, la cui nascita è contestuale al Trattato di Roma del 1957. Si analizza come nel corso dei decenni, e in particolare grazie all’introduzione dei fondi strutturali, la PCT sia passata dall’abbattere frontiere fra gli Stati Membri come strumento per realizzare il mercato unico, all’avvicinare i quartieri di singole città per aumentarne la coesione spaziale e sociale. La dimensione urbana, al pari di quella ambientale, acquisisce infatti progressivo maggior peso nell’ambito della PCT e del grande disegno delle reti transeuropee dei trasporti (TEN-T). Oggi, a quasi settant’anni dalla nascita dell’Unione, la Politica Comune dei Trasporti è a tutti gli effetti un fondamentale strumento di policy per la promozione della mobilità collettiva e per perseguire gli obiettivi di decarbonizzazione individuati dal Green Deal della Commissione Europea.

Abstract/Hauptbeschreibung (Englisch)

This article traces the genesis and development of the Common Transport Policy (CTP) of the European Union, whose birth is concurrent with the 1957 Treaty of Rome. An analysis is performed over the decades, and particularly thanks to the introduction of the Structural Funds, of how the CTP has gone from breaking down borders between Member States as a tool for achieving the single market, to bringing individual city districts closer together to increase their spatial and social cohesion. The urban dimension, as well as the environmental one, is gradually gaining greater importance in the context of the CTP and the major trans-European transport network (TEN-T) design. Today, almost seventy years after the birth of the Union, the Common Transport Policy is in every respect a fundamental policy tool for the promotion of collective mobility and to pursue the decarbonisation objectives identified by the Green Deal of the European Commission.